• L'io e il cane
  • Un mare di cani
  • Giovanni Giacobbe Giacobbe

Giovanni Giacobbe Giacobbe, psicologo, iscritto all'albo degli psicologi della Regione Siciliana con il n.11430, si occupa professionalmente della relazione tra uomo e cane dal 1992.

Ha dedicato la sua vita alla ricerca. Alla ricerca cinologica e cinotecnica, quanto alla ricerca interiore, attraverso quel caleidoscopio dell’animo umano, che il cane incarna. Nell'alveo della sua ferma volontà di un approfondimento cinologico che fosse suggellato da un percorso di matrice accademica, è divenuto Dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche con una tesi dal titolo : "Rassegna dei trattamenti farmacologici nei principali disturbi d'ansia e psicosi dell'uomo e del cane" , Dottore Magistrale in Psicologia Giuridica con una tesi dal titolo "Elementi di neuroscienze cognitive, affettive e sociali comparate nella relazione uomo cane"  e Dottore Magistrale in Scienze della Formazione Cinotecnica con una tesi dal titolo :"Neuroetica della relazione uomo animale e maltrattamenti animali palesi ed occulti." . E' responsabile del settore di Psicologia Comparativa presso UPSFC . E' consulente tecnico scientifico dell'associazione S.a.s.s.o.d.i.s.a.l.e.  "centro di recupero compartamentale per cani in binomio con i proprietari", e dell''associazione C.M.C. "centro di modificazione comportamentale per cani" , struttura di recupero per cani morsicatori e/o a rischio aggressività (potenziale o conclamata).  E'  "coadiutore del cane" negli I.A.A.  e con questo ruolo , in equipe, si occupa di terapia assistita con gli animali, presso la struttura sanitaria convenzionata AIAS ONLUS di Partinico.  Presta collaborazione esterna al Nucleo cinofilo di Polizia Municipale  di Palermo, oltre che avere rapporti di attiva interazione, sin dal 2010, con il Nucleo Cinofilo della Polizia di Stato,  dei Carabinieri , della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, del capoluogo Siciliano.  

Per i primi trent'anni della propria carriera si è occupato della rieducazione di tutti quei cani con tratti del comportamento disfunzionali o disturbi comportamentali, dell'addestramento per le prove di verifica zootecnica e della preparazione di soggetti impiegati nell'ambito della Protezione Civile per le attività di ricerca e soccorso. E’ stato Consigliere di Collegamento tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e l’E.N.C.I. , per nomina Mi.P.a.a.F. , membro, designato in qualità di esperto, del tavolo tecnico sul randagismo al Ministero della Salute, per nomina del Sottosegretario alla Salute, ed incaricato della consulenza di studio e ricerca in materia di riordino legislativo su tutela degli animali e randagismo, all'ARS (Assemblea Regionale Siciliana).

E’ stato l’ideatore del progetto : “Il cane : ‘a livella, da vivi..” , e già nei primissimi anni 2000, quando ancora la terapia assistita con gli animali non esisteva secondo i parametri con cui è oggi finalmente identificata, si occupò di riabilitazione sociale attraverso la -giustizia riparativa- (trattamento rieducativo diretto a promuovere un processo di modificazione delle condizioni e degli atteggiamenti personali, nonché delle relazioni familiari e sociali che sono da ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale) favorendo i percorsi di recupero di minori (e non) entrati nel circuito penale, attraverso le attività con i cani. Per primo, propose, insieme ai referenti dell'area penale minorile, l’idea di un “doppio recupero”,  integrando cioè i percorsi della riabilitazione attraverso la forma della giustizia riparativa, con quelli della riabilitazione volta alla ricerca di veri e propri  benefìci terapeutici e psicosociali. Attraverso il cane nel suo ruolo di  meraviglioso co-terapeuta infatti, una volta “formati” , i ragazzi del circuito penale divenivano gli antesignani della moderna figura del coadiutore del cane, prestando la loro opera nelle comunità per disabili intellettivo-cognitivo relazionali e fisici. 

Occupatosi dunque della relazione uomo cane a trecentosessanta gradi per i primi trent'anni della sua carriera professionale, approda adesso ad una dimensione totalmente nuova dell'analisi del rapporto tra le due specie, che fondendo le competenze cinotecniche con quelle psicologiche e con quelle neuroscientifiche comparative, prende il nome di modificazione del funzionamento relazionale uomo cane.

Cattolico, praticante, vicino alla spiritualità Francescana, deve molte delle comprensioni della sua esistenza alla ricerca spirituale in genere, ed all'approdo a quella Cristiana, dopo un cammino sul terreno  frastagliato delle esperienze più  poliedriche, che egli suole definire, comunque, "utili al discernimento" .

Padre di una bimba che ad oggi è tutta la sua vita, scherzando ama dire sempre “abbiamo tutti disturbi della personalità” e schernendosi con una frase di -direzione Monicelliana- si descrive dicendo di se stesso : “sono un uomo in serena constatazione del mio nulla” , salvo poi aggiungere però “perché nulla di quanto facciamo affinchè gli altri lo vedano importa al Signore..”